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RUOTA DELL’ANNO: YULE

Forse non c’entra niente con il Natale da Minimalista, ma essendo appassionata di filosofia e mitologia non posso non scrivere due parole su Yule.

Lo sapevi che il Natale che conosciamo in realtà deriva da Yule detto anche Yuletide?

Si tratta di una festa precristiana che si festeggia nel giorno del SOLSTIZIO D’INVERNO, dove nella notte più lunga dell’anno, le tenebre cedono lentamente il passo alla luce come simbolo di nascita.

La storia non andrebbe mai raccontata a spizzichi e bocconi, con nozioni sparse e senza logica, perché si rischia di confondere il lettore che cerca nel mare di informazioni che trova nella rete.

Il mio intento, con quest’articolo, è di raccontare il fascino di Yule e dalla sua modernizzazione chiamata Natale. Non prometto di riuscirci, ma ci provo ugualmente.

IL CRISTIANESIMO HA EREDITATO LE TRADIZIONI PAGANE

Fra le tante domande dell’uomo, ci sono anche quelle legate alle nostre origini culturali e il Natale è un esempio.

Come dicevo all’inizio dell’articolo, non si può ridurre la storia con un semplice riassunto, ma trovo comunque interessante scrivere due parole sulle origini del Natale moderno.

La mia chiave di lettura è rivolta verso la filosofia e la mitologia, non mi piace porre l’accento sulla religione anche se spesso è la protagonista delle tradizioni.

In particolare, è il Cristianesimo che ha stravolto alcune tradizioni pagane per adattarle ai suoi valori e per attirare a sé le simpatie del popolo, quando si impose su di esso.

LE VERE ORIGINI DEL NATALE MODERNO ARRIVANO DALLA GERMANIA

Le origini di Yule sono da ricercare nel paganesimo germanico e rappresenta uno degli otto giorni del Sole in cui si celebra il Sabbat, un raduno danzante in onore del Dio e della Dea.

Il nome Yule probabilmente deriva dal norreno Hjòl che significa “ruota” come riferimento alla RUOTA DELL’ANNO dove i due solstizi toccano le estremità. Nonostante, tuttora non è ben chiaro da dove derivi l’etimologia di Yule, è certo che significa anche Natale.

È celebrata intorno al 21 Dicembre nell’emisfero settentrionale e intorno al 21 Giugno in quello meridionale (in Australia per intenderci) con il nome di Yulefest.

Nel neopaganesimo, anche la Wicca, un movimento religioso antico che segue i cicli della Natura, festeggia Yule con dei rituali trasformativi per l’anno nuovo.

Quando il Cristianesimo ha iniziato a prendere il sopravvento, ha cercato di ereditare alcune tradizioni pagane modificandole come proprie. Ecco perché Yule e Natale sono la stessa cosa e, infatti, molti simboli che noi conosciamo conosciamo derivano proprio dalla tradizione Celtica, Norrena e Germanica.

Ma perché si festeggia una nascita?

Contrariamente a quanto si pensa, visto che si tratta della notte più buia dell’anno, non si celebrano le tenebre, bensì lo splendore. Il Sole muore in questa notte, ma rinasce dal grembo di Madre Terra, sua moglie, come Sole bambino che dona fecondità.

I festeggiamenti sono quindi volti ad accompagnare la morte per la rinascita, Natale significa appunto “nascita”.

Abbiamo due Solstizi in un anno e sono i due momenti in cui il Sole subisce una trasformazione. L’etimologia di Solstizio, dal latino “solstitium”, significa “sole” e “stare” inteso come il Sole che si ferma.

CANZONE DI NATALE: A NATALE PUOI
A NATALE PUOI
A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai: riprendere quel tempo che rincorrevi tanto.
A Natale puoi dire ciò che non riesci a dire mai: che voglia hai di gridare quanto ti voglio bene.

In ogni cultura e parte del Mondo, Yule o Natale si festeggia per onorare un Dio. I Cristiani festeggiano Gesù bambino, i popoli germanici onorano il Dio Freyr, in Egitto il Dio Ra, in Grecia il Dio Dionisio, nella cultura Wicca il Re Agrifoglio e il Re Quercia, i Romani il Dio Saturno.

Mi fermo con l’elenco!

SCOPRIAMO LA RUOTA DELL’ANNO E GLI OTTO SABBAT

Per approfondire il discorso sui Sabbat, ti mostro quali sono e a cosa servono.

In tutto sono otto i Sabbat che compongono la RUOTA DELL’ANNO, quattro maggiori e quattro minori, e servono per onorare i cicli della Natura.

Ogni Sabbat è intriso di Energia, un POTERE che aiuta a connettersi con la Natura non solo a livello materico, quindi rivolto all’agricoltura, ma anche sul piano spirituale.

Le date sono indicative, la tradizione vuole che l’inizio del Sabbat dovesse corrispondere alla levata eliaca della stella di riferimento, cioè al sorgere della stella. I festeggiamenti duravano circa tre giorni.

SABBAT MAGGIORI

    • Shamain (31 Ottobre)
    • Imbolic (1 Febbraio)
    • Beltane (1 Maggio)
    • Lughnasadh (1 Agosto)

I Sabbat minori corrispondo agli Equinozi e ai Solstizi. Ogni anno cambia la data a causa dei calcoli sull’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra, ma all’incirca il riferimento dista di un giorno o due.

SABBAT MINORI

    • Yule (21 Dicembre)
    • Ostara (21 Marzo)
    • Litha (21 Giugno)
    • Mabon (21 Settembre)

COME FESTEGGIARE YULE SECONDO LA TRADIZIONE

Molti simboli appartenenti alla tradizione di Yule, sono rimaste vive in epoca moderna, anche se spesso si è perso il suo significato originario.

Vediamoli insieme:

ALBERO DI NATALE

L’albero è il tipico elemento che non manca mai a Natale.

I popoli germanici usavano il sempreverde Abete come simbolo di sopravvivenza dal gelo dell’Inverno, quindi che non muore mai nonostante le avversità.

YULE - ALBERO DI NATALE

L’albero rappresenta la casa degli Spiriti che lo tengono vivo e per aiutarli nell’arduo compito, era usanza mettere ai suoi piedi dei doni come il cibo e gli indumenti per scaldarsi, delle campanelle per sentire la loro presenza.

Sull’estremità dell’albero una stella a cinque punte che rappresenta il connubio energetico degli Elementi Primordiali, protettori di Madre Terra, e delle candele.

La tradizione natalizia attuale non prevede più il consueto albero vero per via di una serie di concetti legati alla sostenibilità, ma in alcuni parti del Mondo è ancora preservata.

La presenza dei doni sotto l’albero è simbolico e sottintende lo scambio fra l’uomo e la Natura, come segno di rispetto.

RAMETTO DI AGRIFOGLIO

Dalla tradizione Celtica si ereditano le decorazioni in agrifoglio. I rami di agrifoglio erano tenuti in casa tutto l’anno per assicurarsi la fortuna. L’usanza deriva dal mito di Re Agrifoglio e Re Quercia.

Il Re Agrifoglio rappresenta l’anno passato e durante il passaggio all’anno nuovo viene ucciso dal Re Quercia che rappresenta la nascita. In seguito il Re Quercia sI unirà a Beltane e quando giungerà l’latra metà dell’anno sarà lui a soccombere per lasciare il posto al Re Agrifoglio. Il ciclo vita-morte-rinascita si perpetua ogni anno.

Le decorazioni prevedono spesso l’uso di agrifoglio con cui si adorna anche un ceppo di legno in riferimento alla simbologia dell’Elemento Fuoco, il protettore della casa e di chi ci abita.

Oggi si usano le candele per ricordare questo gesto simbolico. In alcune parti del Mondo è usanza realizzare il tipico dolce chiamato tronchetto di Natale.

CEPPO DI LEGNO

Il ceppo di legno si ricavava da una parte dell’Abete ed era usato per il fuoco della casa. Il ceppo è il simbolo di protezione e fertilità. Una parte del legno era conservata per tutto l’anno come amuleto propiziatorio.

Oppure, un’altra pianta considerata per questo rituale, è la Quercia.

La tradizione Celtica onora il Re Quercia e il Re Agrifoglio con un ceppo decorato con dei nastri rossi e dei rametti di agrifoglio, delle spezie, la frutta secca e delle pigne.

Come cibaria si usava l’idromele, un vino fermentato di mele, e la frutta secca come noci e arachidi, da qui l’usanza dei cantucci con il Vin Santo.

YULE - TRONCHETTO DI NATALE

SACRALITÀ DEL VISCHIO 

Il vischio è considerata una pianta sacra che simboleggia l’immortalità perché riesce a vivere senza radici. In esso c’è tutto il potere dell’eternità, anche in termini di Vita, poiché le bacche bianche e traslucide sono paragonate allo sperma maschile, donatore di una nuova discendenza.

Ecco perché baciarsi casualmente sotto il vischio, propizia la coppia alla lunga durata.

Secondo la tradizione Celtica, solo il Sommo Sacerdote poteva raccogliere il vischio, con il suo falcetto d’oro e dal raccolto si distillava un’acqua guaritrice. Però, in pochi sanno, che questa pianta è velenosa, per cui attenzione a prelevarla senza le dovute precauzioni.Oggi si usano le candele per ricordare questo gesto simbolico. In alcune parti del Mondo è usanza realizzare il tipico dolce chiamato tronchetto di Natale.

SCAMBIAMOCI UN DONO DI NATALE

In occasione del Natale, anche io voglio onorare la tradizione pagana.

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Ambra Pamela Girardi

Mi chiamo Ambra e sono una CERCATRICE ALCHEMICA. Ti aiuto a ritrovare il baricentro del tuo (BEN) Essere e vivere una Vita da guerriera, libera e indipendente.